(Caramanico Terme 1880 - Roma 1966)
Presenza costante alle mostre della Secessione Romana, Nicola D’Antino è artista di gusto Dèco che attraversa il periodo fra le due guerre cimentandosi con l’arte pubblica dando significative prove di arte monumentale, il cui carattere aulico si riflette anche nell’Autoritratto donato all’Accademia di San Luca, esempio emblematico dello stile dello scultore abruzzese alla metà degli anni Venti. Poco più tardi, infatti, fra 1927 e 1932 egli realizzerà lo Sciatore e il Timoniere offerti dalle provincie di L’Aquila e Pescara per lo Stadio dei Marmi di Roma. Spinto alla scultura da Francesco Paolo Michetti, che a Francavilla aveva costituito un significativo circolo di cultura fondamentale per gli esordi precocissimi dell’artista, Nicola D’Antino cresce in quel contesto imbevuto di cultura dannunziana. Proviene da qui infatti il gusto liberty della sua scultura, alimentata in un primo tempo da istanze veriste ma presto dirottata verso un estetismo Déco dall’insegnamento di Ximenes, anche se non sono mancati confronti fra le sue figurette femminili esili e allungate e la stagione di forti influenze monacensi della pittura del giovane Felice Casorati. La ricerca espressiva di D’Antino, infatti, oscilla fra momenti di ruvida enfasi monumentale e fragili figure di donna dalle membra sottili che si trasformano in danzatrici dalle sode muscolature.
Il ritratto, da collocarsi in una serie di busti realizzate alla metà degli anni Venti, è occasione per realizzare opere di volumetria compatta e astraente ancora più accentuata nelle acconciature femminili, che gli consentono di impreziosite la figura con un motivo plastico e ornamentale di natura quasi astratta. Nel caso dell’Autoritratto, invece, l’artista ha accentuato un dato “eroico” della raffigurazione: il taglio del busto all’altezza delle spalle accentua l’affioramento della testa dal blocco di marmo, o, come in questo caso, dalla materia grezza tradotta in fusione, sottolinea la rotazione del collo, come se l’artista ritratto si fosse girato all’improvviso per rispondere a un richiamo.
Luca Pietro Nicoletti