Vincenzo Pacetti iniziò probabilmente la sua attività presso la bottega del padre, un incisore di gemme, e successivamente frequentò l’Accademia del Nudo in Campidoglio e la bottega dell’accademico Pacilli. Con questo rilievo l’artista ottenne il terzo premio della prima classe di scultura al Concorso Clementino del 1766. Pacetti in Accademia è documentato anche tra i concorrenti dei due Concorsi Balestra del 1768 e del 1773, nei quali ottenne rispettivamente il secondo e il primo premio. Ricoprì diverse cariche accademiche e nel 1796 venne eletto principe di San Luca, mentre nel 1801 venne accolto nella Congregazione dei Virtuosi. Artista di notevole fama, svolse un’intensa attività didattica nell’ambito di una riconosciuta carriera artistica che lo rese molto noto in Italia e in Europa come scultore e come restauratore di marmi antichi. In questa prova giovanile si dimostra, rispetto agli altri due premiati, più vicino al linguaggio della precedente generazione di scultori attivi a Roma. 

Valeria Rotili