Le ninfe incoronano la dea dell'abbondanza
Autore
Peter Paul Rubens
(Siegen 1577-Anversa 1640)
Data
1622 circa
Tecnica
olio su tavola
Dimensioni
cm 48,5 x 34,5
Provenienza
lascito Domenico Pellegrini, 1838
Inventario
307

Il soggetto di questo bel dipinto è ancora discusso: vi si vedono infatti, al di sotto di alcuni putti festosi e svolazzanti, tre graziose figure femminili raffigurate secondo i modi più tipici del grande pittore fiammingo, con le due donne ai lati intente a incoronare la loro compagna al centro, connotata da una cornucopia, simbolo di fortuna ed abbondanza. Si tratta di un bozzetto su tavola, eseguito con tratto veloce e sicuro su una preparazione leggerissima e lieve, che lascia a vista le venature del legno e che fa buon gioco della bellezza naturale del supporto, assecondandolo. Donato all’Accademia di San Luca da Domenico Pellegrini, la cui collezione aveva in gran parte origini inglesi, era ritenuto una versione de “Le tre grazie”, titolo poi corretto in Incoronazione della pace sulla base della similitudine tra la giovane alla destra dello spettatore e la Venere delle Conseguenze della guerra delle Gallerie fiorentine, ma che forse meglio si identifica nella Celebrazione di Pomona, dea dell’abbondanza, come già proposto ancora nell’Ottocento.
Tutte queste particolarità del dipinto assommate ad una sua scarsa notorietà in passato hanno a lungo relegato la tavola in una posizione marginale all’interno della sterminata produzione artistica di Rubens, tanto che la si è persino considerata una realizzazione di un imitatore - di un certo talento! -, per ritrovare infine e in maniera definitiva il ruolo che le spetta grazie al parere di Julius S. Held, confermato da Michael Jaffé che ha inserito la tavoletta nella monografia di riferimento dedicata al pittore. Allo stesso modo la datazione, partendo dalla fine del secondo decennio del Seicento si è poi assestata sugli inizi del successivo, sulla base dell’assonanza stilistica con il ciclo commissionato sul volgere del 1621 da Maria de’ Medici, madre del re di Francia Luigi XIII, al fine di illustrare gli episodi salienti della sua vita, così come la propria concezione del regno e del potere.
È del tutto probabile, dato il formato ridotto e la stesura rapida e leggera, che il dipinto sia collegato ad un altro analogo, ma di grande formato, al momento però questo non è ancora stato identificato con certezza: la proposta più convincente vede coinvolta la Pomona nuda con la cornucopia con a fianco due donne nude che era ricordata nella sala delle riunioni dell’Associazione di retorica dell’Albero che cresce a Lierre, prima che, a causa della scarsa cura, fosse andata in malora, e quindi alienata quando non doveva essere già più in condizioni di sufficientemente leggibilità.

Massimo Francucci

 

Bibliografia essenziale
L’Accademia Nazionale di San Luca, Roma 1974, pp. 104-108 (I. Faldi).
J.S. Held, The oil sketches of Peter Paul Rubens. A critical catalogue, 2 voll, Princeton 1980, I, pp. 350-351.
M. Jaffé, Rubens. Catalogo completo, Milano 1989, p. 270, n. 696.
Pietro Paolo Rubens 1577-1640, a cura di D. Bodart, catalogo della mostra, Roma 1990, p. 128 n. 44 (D. Bodart).

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