Ritratto di donna
Autore
Tranquillo Cremona
(Pavia 1837 – Milano 1878)
Data
1865-1870
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
cm 48,5 x 66
Provenienza
legato Massarani
Inventario
702

Non è dato conoscere l’identità della donna ritratta da Tranquillo Cremona in questo dipinto, giunto alle gallerie dell’Accademia Nazionale di San Luca grazie al legato Massarani. Tuttavia, l’abbigliamento elegante e gli accessori alla moda – vale a dire i guanti e l’orecchino, su cui l’artista punta la luce – sembrano tratteggiare lo status abbiente di una giovane rappresentante della borghesia in ascesa. L’opera è databile attorno alla seconda metà degli anni Sessanta dell’Ottocento sulla base del confronto stilistico con alcuni ritratti eseguiti dal pittore pavese in quel periodo. Si veda, in particolare, il celebre Ritratto di Alberto Carlo Pisani Dossi del 1867 (Corbetta, Museo Archeologico Villa Pisani Dossi), del quale il ritratto muliebre in esame condivide tra l’altro il formato ovale, che l’artista evidentemente intendeva conferire al quadro apponendovi, com’era uso fare, una cornice appositamente disegnata, oggi dispersa. Sono numerosi i dipinti ovali eseguiti da Cremona nel corso della sua breve e prolifica carriera, dai numerosi ritratti – in particolare quelli di coppia – alle scene di genere. Lo stesso si dica dei suoi colleghi “scapigliati”, Daniele Ranzoni su tutti. 
È ancora forte in questo dipinto la suggestione della pittura veneta dei grandi maestri, che l’artista studiò con attenzione nell’ambito della formazione accademica a Venezia, dove visse dal 1852 al 1859: «di gusto veneziano, giovanile ma vigoroso» notava il critico Fortunato Bellonzi (F. Bellonzi, Pittura italiana. Dal Seicento all’Ottocento, IV, Milano 1960, p. 220). Eppure, la tensione verso una più spiccata sensualità cromatica – evidente nella resa dell’abito di velluto – sembra anticipare quella pittura d’effetto, giocata sui rapporti tra luce e velature di colori pastosi, a cui l’artista sarebbe approdato attorno al 1870, influenzando profondamente il corso dell’arte lombarda per almeno un ventennio, anche dopo la sua morte prematura avvenuta nel 1878. 

Manuel Carrera

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