Ritratto di Tommaso Laureti
Autore
Orazio Borgianni
(Roma 1575 - 1616)
Data
1610-1612 circa
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
cm 62 x 46
Iscrizioni
in basso: Tomasso//Laureti P.A.//1603
Inventario
439
Restauri
2020

Artista nato a Roma da padre fiorentino, Orazio Borgianni è legato alla grande tradizione cinquecentesca che aggiorna grazie alla predisposizione a sperimentare soluzioni inedite, che lo avvicinano alla pittura di Caravaggio e che lo collocano nel solco della cultura veneta ed emiliana. Fondamentale nell'elaborazione del suo stile fu il retaggio del lungo soggiorno spagnolo. Come riporta il biografo Giovanni Baglione (1642), Orazio ebbe una prima formazione presso il fratellastro Giulio Lasso detto “Scalzo” per poi trasferirsi in Spagna verso il 1598. Rientrato a Roma certamente nel 1606, quando è documentato per la prima volta tra i membri dell'Accademia di San Luca, l'anno seguente è registrato con la qualifica di Sindaco (per la datazione del documento si veda Gallo 2007) mentre nel 1608 assunse la carica di Primo Rettore dell'istituzione (Gallo 1997). Nella città pontificia realizzò importanti lavori, molti dei quali ottenuti grazie al sostegno del dignitario spagnolo e ambasciatore del re cattolico don Francisco Ruiz de Castro (tra le altre la pala per la chiesa di sant'Adriano in Campo Vaccino).
Del Borgianni l'istituzione artistica romana possiede due interessanti effigi: l'autoritratto dell'artista e il ritratto del siciliano Tommaso Laureti. Il secondo dipinto è attribuito al pittore dal Baglione che, assieme a Giulio Mancini, lo ricordano nell’antica sede al Foro Romano della San Luca. Registrato già nel primo inventario dettagliato della collezione dei ritratti di artisti dell'Accademia del 1633, la tela presenta una incorniciatura ovale e una targa con il nome e la presunta data di morte dell'effigiato: “Tomasso//Laureti P.A.//1603”. Elementi questi aggiunti nel 1672 circa, quando si procedette all'incremento e alla revisione della raccolta, uniformata sotto l'aspetto compositivo e che per questo, come gli studi hanno chiarito, non forniscono indicazioni rispetto alla datazione dell'opera o ai dati biografici del palermitano, la cui data di morte d’altronde si colloca nel 1602.  Ricostruzioni documentarie e considerazioni stilistiche spingono in avanti la datazione agli anni intorno al 1610-1612. Laureti presenzia a pieno titolo nella serie accademica, che da subito si configurò come storia dell'arte per effigi e, soprattutto, testimone e garante dell'identità dell'istituzione, restituita dai volti dei personaggi che la frequentarono o diressero. Infatti, Tommaso figurava tra gli artisti presenti alla prima congregazione del 1593 ed era stato nominato principe dopo il fondatore Federico Zuccari, nel 1594-1595 (The Accademia Seminars 2009).
L'opera è di grande qualità e di intensa resa psicologica, ottenuta anche grazie al ductus denso e vibrante, al taglio compositivo e allo sfondo scuro e indefinito dal quale emerge il mezzo busto.

 

Marica Marzinotto

Accademici correlati
condividi