(Anversa 1662 - Roma 1749)
È un quadro ricco degli elementi figurativi tipici di van Bloemen, resi con grande armonia e vivacità. Le figure, equilibrate e serene, sia qui che nel pendant [Paesaggio nei pressi di Roma con pastori e un gregge] sono da ritenersi autografe, come confermano le indicazioni documentarie e i confronti stilistici.
Gli animali, ispirati da Claude Lorrain (1714-1789), confermano la destrezza di Jan Franz nel genere.
La veduta sembra ripresa dalla valle tra il Palatino e il Celio, vicino alla chiesa di San Gregorio Magno: si riconoscono i resti dell’acquedotto di Claudio, il campanile di Santa Francesca Romana, il Tempio di Venere e Roma, l’Arco di Costantino, la Torre degli Annibaldi e il Colosseo. La stessa inquadratura si ritrova in diverse altre opere di van Bloemen, per lo più di datazione tarda, e in particolare il gruppo di capitelli e pietre antiche in primo piano, connota i dipinti dell’ultimo periodo di attività dell’artista.
Giulia De Marchi
Il lascito Fabio Rosa (1753) Fabio Rosa (1681-1753), eccentrico personaggio nella Roma del primo Settecento, ecclesiastico con la passione dell’arte tramandata dalla famiglia (suo padre, Francesco, fu pittore e accademico di San Luca), decise di lasciare una parte dei suoi beni all’Accademia proprio «in gratitudine per la memoria» del padre. Il lascito che giunse nel 1753 è uno tra i più importanti, per qualità e quantità delle opere, pervenuti in Accademia. Era composto da 180 dipinti, alcuni dei quali nel tempo sono purtroppo andati dispersi. Nel 2017 l’Accademia ha pubblicato, introdotto da un saggio inedito di Geneviève e Olivier Michel, le analisi degli inventari del lascito condotte da Giulia De Marchi che, confrontando i documenti d'archivio, ha saputo ricondurre, nella quasi totalità dei casi, le opere degli elenchi settecenteschi a quelle oggi presenti in Accademia, consentendo così di chiarire questioni sino ad allora irrisolte sulla provenienza e l'attribuzione di molti dipinti. Per approfondire
La riproduzione digitale del dipinto è stata eseguita con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura e Lazio Creativo, Area Servizi Culturali e Promozione della lettura, L.R. n. 24/2019, Piano 2022