introducono
Marco Tirelli e Antonella Soldaini
Una sorta di istinto archeologico, l’impulso alla precisione, il culto dell’archivio, il sentimento del tempo: quale è la trama interiore che ha assicurato coerenza e forza alle mostre curate da Germano Celant? In che misura la sua tecnica curatoriale ha fatto leva sull’aura delle opere esposte, e fino a che punto ha saputo evocare le assenze, farle giocare con sapienza argomentativa? E in che direzione? Quale è stata, nella sua ricerca, la dinamica fra il rigore della sequenza storica e l’ordito concettuale?
La lectio magistralis di Salvatore Settis conclude il ciclo di incontri “Germano Celant. Cronistoria di un critico militante”, organizzato da una proposta dell'Accademia Nazionale di San Luca, a cura dello Studio Celant → vedi il programma completo delle giornate di studio
Salvatore Settis, storico dell'arte, docente universitario, è Accademico Cultore dal 2008. Nato a Rosarno nel 1941, frequenta la Normale dal 1959 al 1963 come allievo del corso ordinario della classe di Lettere, e poi del corso di perfezionamento, dal 1963 al 1965. È stato Visiting Professor in varie università europee e americane, preside della facoltà di Lettere dell'Università di Pisa, preside della Classe di Lettere della Scuola Normale Superiore, direttore della Normale dal 1999 al 2010. È stato inoltre Direttore del Getty Research Institute for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999, membro del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa e del Consiglio Scientifico dell'Enciclopedia Italiana. I suoi interessi di studio e di ricerca riguardano principalmente la storia dell'arte antica, la storia della tradizione classica e la storia dell'iconografia e dell'arte religiosa in Europa dal Medioevo al Seicento. Negli ultimi anni Salvatore Settis è stato protagonista in Italia di una battaglia contro la svendita del patrimonio culturale, avvenuta tramite articoli sui principali quotidiani e alcune pubblicazioni. Nel 2012 con il libro Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile vince il prestigioso premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti" per la sezione “Ecologia e paesaggio”. Tra le mostre che ha curato si ricordano "Serial Classic", 2015 (Milano), "Portable Classic", 2015 (Venezia), "Recycling Beauty", 2022-2023, (Milano), alla Fondazione Prada.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili