ROCCO SCOTELLARO
il centenario, le pubblicazioni
giovedì 5 settembre 2024 alle 17:30
Accademia Nazionale di San Luca, Roma

 

saluti Istituzionali
Marco Tirelli, Presidente Accademia Nazionale di San Luca
Antonio Nicoletti, Direttore generale APT Basilicata 

moderatore
Franco Vitelli, Coordinatore Comitato scientifico della Regione Basilicata per il Centenario  

relatori
Vincenzo Fera, Filologo, Università di Messina
I Taccuini, a cura di Franco Vitelli e Giulia Dell’Aquila, Quodlibet editore, Macerata 2024

Roberto Chiesi, Critico cinematografico, Direttore di «Letteratura & cinema»
I fuochi di San Pancrazio, a cura di Sebastiano Martelli e con prefazione di Goffredo Fofi, Quodlibet editore, Macerata 2024

Raffaele Manica, Critico letterario, Università di Roma Tor Vergata 
Rocco Scotellaro. Un intellettuale contadino scrittore oltre la modernità, a cura di Franco Vitelli e Giulia Dell’Aquila, Quodlibet editore, Macerata 2024

Claudio Strinati, Storico dell’Arte, Segretario Generale Accademia Nazionale di San Luca
E la mia patria è dove l’erba trema. 45 artisti di oggi rileggono l’opera di Rocco Scotellaro, catalogo a cura di Giuseppe Appella, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2023

 

Per il Centenario della nascita di Rocco Scotellaro la Regione Basilicata con soggetto attuatore l’APT – collaborazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinio del Comune di Tricarico, finanziamento del Fondo di Sviluppo e Coesione – ha promosso una serie di importanti iniziative che, sotto il titolo comune “La patria è dove l’erba trema”, ha inteso celebrare il “poeta contadino” simbolo e realtà del riscatto delle plebi del Mezzogiorno ma anche dei derelitti che si trovano dappertutto nel mondo. Ha dato lustro la presenza di intellettuali di assoluto rilievo nel panorama nazionale e internazionale. Fuori dai luoghi comuni, il comitato scientifico (composto da Giuseppe Appella (critico e storico dell’arte); Giulia Dell’Aquila (dell’Università di Bari Aldo Moro); Goffredo Fofi (critico letterario e cinematografico); Sebastiano Martelli (dell’Università di Salerno); Franco Vitelli (dell’Università di Bari Aldo Moro), coordinatore), in virtù della lunga esperienza di studio dei suoi membri, ha voluto fare opera di sistemazione critica e nello stesso tempo indicare nuove vie che mostrano una perdurante vitalità del messaggio valorizzando cose che si negano all’effimero e restano nel tempo. Cuore pulsante delle iniziative è stata la pubblicazione, presso l’editore Quodlibet, degli inediti Taccuini e scritti cinematografici nonché degli Atti del Convegno Internazionale di Studi “Rocco Scotellaro. Un intellettuale contadino scrittore oltre la modernità ”. D’ora in poi voci ineludibili della bibliografia scotellariana. Asse e taglio innovativo dell’impostazione è stata la visione di Scotellaro come intellettuale “complesso” che ha bisogno di una molteplicità di sguardi che portano a una metodologia necessariamente interdisciplinare. All’interno di questa chiave di lettura, fondamentale risulta la Mostra di grandi artisti contemporanei tenuta presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con relativo catalogo presso Silvana Editoriale, a cura di Giuseppe Appella.  Del pari stimolante l’apertura al cinema e alla fotografia, alla musica e alla tecnica innovativa dell’ebook, l’approfondimento tematico con seminari specifici su aspetti politico-culturali inerenti lo sviluppo del Mezzogiorno all’interno della società italiana e riguardo alla particolare sensibilità interpretativa dei poeti. Tappa assai qualificata del percorso l’incontro di Firenze che ha avuto modo di mettere a confronto, tramite la vicenda Scotellaro, la condizione vissuta nella Patria “vicina” e in quella “lontana” con il contributo di esponenti di primissimo piano nelle Istituzioni della Repubblica.

L’incontro romano presso l’Accademia Nazionale di San Luca sarà l’occasione per una messa a punto di tipo scientifico-culturale, ma anche per un doveroso resoconto pubblico circa i risultati conseguiti dal comitato scientifico rispetto al mandato ricevuto dal Presidente Vito Bardi e dalla Regione Basilicata e in rapporto con la complessa sfida organizzativa di cui si è fatta carico l’APT.  Una riflessione collettiva come il modo più idoneo per chiudere l’anno scotellariano, facendo tesoro degli stimoli lanciati via via e che rimarranno in dote per chi vorrà studiare non solo il sindaco-poeta di Tricarico, ma la storia, la società, la politica, la cultura del Mezzogiorno d’Italia con rigore scientifico e in una prospettiva aperta al mondo. Scotellaro, per l’appunto, oltre il Sud e l’occasione centenaria.

 

Rocco Scotellaro nacque a Tricarico nel 1923 e morì a Portici nel 1953. Aderì al Partito socialista nel dicembre 1943 e svolse un’intensa attività politico-sindacale, divenendo sindaco del suo paese dal 1946 al 1950. Nel 1946 conobbe Carlo Levi e Manlio Rossi-Doria che, insieme a Rocco Mazzarone, furono suoi maestri. Dopo aver subito un arresto per vendetta politica, abbandonò Tricarico e trovò lavoro presso l’Osservatorio di economia e politica agraria di Portici. La centralità della questione della terra e delle strategie politico-culturali provocò, all’indomani della morte precoce, un acceso dibattito circa le vie del riscatto del mondo contadino meridionale; Scotellaro divenne la realtà di un mito. Il libro di poesie È fatto giorno ottenne l’assegnazione postuma del premio Viareggio nel 1954; nello stesso anno uscì presso Laterza Contadini del Sud e poi, nel 1955, L’uva puttanella. L’edizione di Tutte le opere è stata pubblicata da Mondadori nel 2019. Nel 2024 presso Quodlibet sono stati pubblicati i Taccuini e I fuochi di San Pancrazio, entrambi composti di materiali inediti.

 

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