Roger Penrose
Un’interazione tra matematica ed estetica visiva: l’aperiodicità forzata nella tassellatura del piano
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da giovedì 14 luglio 2022

 

introducono Paolo Icaro, Claudio Strinati
coordina Antonella Russo
intervengono Stefano Furlan, Rocco Gaudenzi, Paolo Portoghesi

 

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Dopo gli appuntamenti con Agostino De Rosa, architetto e professore ordinario presso l'Università Iuav di Venezia e con Giacomella Orofino, professoressa ordinaria di Lingua e letteratura tibetana e di Civiltà e religioni indotibetane, il programma prosegue con un ospite d’eccezione, Sir Roger Penrose, Premio Nobel per la Fisica 2020.
Lo studioso è protagonista di una lunga carriera, costellata di importanti scoperte scientifiche culminate in una visione del mondo innovativa e non convenzionale, con enormi ricadute in campo filosofico ed estetico.
Il colloquio, registrato qualche mese fa, è introdotto da Paolo Icaro – artista e Presidente dell’Accademia – e da Claudio Strinati – storico dell’arte e Segretario Generale dell’Accademia –  è coordinato da Antonella Russo, storica della fotografia e studiosa di cultura visuale – e vede la partecipazione di Paolo Portoghesi – accademico architetto dal 1966, Stefano Furlan e Rocco Gaudenzi – fisici presso il Max Planck Institute di Berlino –  invitati a rivolgere delle domande a Sir Roger Penrose.
Si parlerà del fascino esercitato dalla periodicità che da sempre gioca un ruolo centrale nel nostro apprezzamento di motivi ornamentali di ogni genere.  Negli ultimi anni – seppur con antecedenti teorici che risalgono all'opera di Keplero dei primi del Seicento – è stato dimostrato che alcune semplici e locali esigenze matematiche possono indurre tali pattern o motivi a mancare di periodicità, dando luogo a una tensione, con una sua propria seduzione estetica, tra periodicità e non periodicità, in cui i vincoli matematici sembrerebbero esibire una straordinaria creatività, che appare dunque intimamente intrinseca alla matematica stessa.

 

Roger Penrose  (nato a Colchester nel 1931) è un matematico e fisico britannico celebre per i suoi importanti contributi alla teoria della relatività generale e allo studio dei buchi neri. Sua anche la nozione di tassellazione quasi periodica del piano. Per i suoi studi in cosmologia è stato insignito del Premio Nobel per la fisica nel 2020. Ha conseguito il PhD presso la Cambridge University, svolgendo poi attività di ricerca presso le università di Princeton e di Syracuse; ricercatore presso il King's College (1961-63) e poi docente di matematica applicata al Birkbeck College di Londra (1964-73), è stato visiting professor in diverse università statunitensi fino ad approdare al Mathematical Institute della Oxford University. Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti si ricordano: la Eddington Medal (insieme a Hawking, 1975), la Royal Medal (1985), la Dirac Medal (1989), la Einstein Medal (1990), il Naylor Prize (1991) e la De Morgan Medal (2004).

 

LA VISIONE è un ciclo di incontri organizzati dall'Accademia Nazionale di San Luca con personalità di spicco del mondo culturale e scientifico internazionale, invitate a raccontare il proprio particolare punto di vista sulla contemporaneità. Con LA VISIONE, l’Accademia vuole sottolineare la sua natura di laboratorio culturale, attento alle dinamiche del sapere contemporaneo, ed evidenziare come l’arte non sia estranea alle discipline della conoscenza ma anzi, come da esse tragga il proprio nutrimento.
VISIONE è, naturalmente, la principale modalità di percezione ed espressione delle arti figurative.
VISIONE è anche quella che ciascun individuo ha del mondo, della storia, della politica e della società, della scienza, della religione, e così via.
VISIONE è ancora tutto ciò che abbia la capacità di allargare e rinnovare i confini della mente.
VISIONE infine è, letteralmente, ‘apparizione’ intesa come il manifestarsi inaspettato del nuovo. Un miracolo laico che spetta in primis agli artisti e agli scienziati ma poi di fatto a tutti gli esseri umani.

 

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