Introduce
Francesco Cellini
Intervengono
Ginevra Bompiani, Andrea Cortellessa, Emanuele Dattilo, Aura Ghezzi, Davide Minotti, Luca Pietro Nicoletti, Tommaso Ottonieri
L’Accademia rende omaggio a Ruggero Savinio (1934–2025) – pittore, scrittore e Accademico nazionale di San Luca dal 1995 – dedicandogli un incontro che approfondisce la sua opera affascinante e il suo percorso artistico e intellettuale.
Nel corso dell’evento verrà proiettato il documentario Ruggero Savinio. Fra stile e abbandono, che raccoglie testimonianze dirette dell’artista, interviste realizzate in occasione di mostre, immagini delle sue opere, fotografie, e anche brevi brani di poeti, critici, storici dell’arte, studiosi di filosofia, che hanno riflettuto sul suo lavoro.
A completarne il ricordo interverranno amici, studiosi, scrittori, per offrire un ritratto corale di questo grande artista del nostro tempo.
Ruggero Savinio nasce a Torino il 22 dicembre 1934. Figlio di Alberto Savinio e nipote di Giorgio de Chirico, per tradizione familiare si avvicina in giovane età al mondo dell’arte, incoraggiato dal padre. Frequenta a Roma la Facoltà di Lettere ed esordisce nel 1956 nell’ambito di una collettiva presentata da Giuseppe Ungaretti. Nel 1958 parte per Parigi con una borsa di studio; vi torna più volte fino al 1961, per risiedervi poi, anche se non stabilmente, dal 1965 – quando ha una mostra di disegni alla Galerie Jacob di Parigi – al 1968, anno in cui si trasferisce a Milano. Prima mostra personale nel 1962 alla galleria Le Ore di Milano, con la quale continuerà a collaborare negli anni ‘70. Torna a vivere a Roma nel 1988. Espone nelle principali rassegne nazionali e internazionali.
Dal 1983 al 1991 è rappresentato dalla Galleria Philippe Daverio di Milano.
Nel 1986 gli viene assegnato il Premio Guggenheim per la pittura.
Nel 1988 e nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale.
Nel 1986 viene invitato all’Art International Exposition di Chicago ed espone due volte a New York in mostre personali alla Philippe Daverio Gallery, presso il Fuller Building, nel 1990 e nel 1991.
Nel 1986 vince il Premio Guggenheim per un artista italiano.
Nel 1993 dipinge il Palio di Siena.
Nel 1995 viene nominato Accademico di San Luca.
Fra il 1997 e il 2001 insegna pittura ai corsi estivi dell’International School of Art a Montecastello di Vibio (Perugia).
Nel 1999 espone nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco a Milano.
Nel 2000 è «artist in residence» alla Ballinglen Foundation in Irlanda.
Nel 2002 è «visiting artist» presso il Vermont Studio Center negli Stati Uniti.
Nel 2001 ha una mostra antologica nella Sala del Cenacolo a Roma, presso la Camera dei Deputati.
Nel 2007 riceve il Premio De Sica dal Presidente Giorgio Napolitano.
Nel 2011 è invitato in Cina con un gruppo di pittori italiani.
Nel 2012 ha una mostra antologica alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Nel 2015 espone nel Forte Malatestiano di Ascoli Piceno.
Nel 2018 ha una mostra a Pechino presso l’Accademia Nazionale di Pittura.
Nel 2020 riceve a Vienna l’«International Medal of Art».
Nel 2022 ha una grande mostra antologica a Palazzo Reale a Milano.
Muore a Cetona il 1 gennaio 2025.
Come scrittore ha pubblicato: L’età dell’oro, Scheiwiller, Milano 1981; Percorsi della figura, Edizioni della Cometa, Roma 1992; Ombra portata, Anabasi, Milano 1992; Paesaggio con figura, Le Lettere, Firenze 1996; Il cuore luminoso delle cose, Università degli Studi di Parma, 2001; Tra casa e bottega, Edizioni dell’Altana, Roma 2003, finalista al Premio Viareggio; Didascalie, Edizioni Bambaia, Busto Arsizio 2004; La Galleria d’Arte Moderna, Le Lettere, Firenze 2004; Percorsi della figura, Moretti & Vitali, Bergamo 2004; Passaggio della Colomba, Libri Scheiwiller, Milano 2008; Cartavoce, Pagine d’Arte, Lugano 2011; légendes, Pagine d’Arte, Lugano 2011 (in francese); Il cortile del Tasso, Quodlibet, Macerata 2017; Il senso della pittura, Neri Pozza, Milano 2019.
L'opera riprodotta è:
Ruggero Savinio, Porta, 2000, olio su tela. Dono dell'autore. Roma, Accademia Nazionale di San Luca, Collezione dei Maestri Accademici Contemporanei.