Mario Botta è nato a Mendrisio (Svizzera) nel 1943. Dopo un apprendistato presso lo studio di architettura di Carloni e Camenisch a Lugano, frequenta l'istituto d'Arte di Milano e consegue la laurea all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1969. Proprio durante il soggiorno veneziano ha l'opportunità di conoscere e lavorare con tre esponenti di rilievo dell'architettura quali Carlo Scarpa, Le Corbusier e Louis I. Kahn. Inizia la propria attività professionale nel 1970 quando apre lo studio a Lugano. Da allora Mario Botta ha realizzato e progettato più di trecento edifici e opere di design. La sua intensa ricerca progettuale prende le mosse dal tema della casa per abbracciare tutte le tipologie edilizie: scuole, banche, uffici amministrativi, biblioteche, musei e, nell'ultimo decennio, edifici religiosi. La sua osservazione parte dal riconoscimento che una lettura critica della città storica e del contesto costituiscano fattori imprescindibili dall'atto creativo; uno sforzo per asserire che il compito dell'architetto è quello di tornare a confrontarsi con il territorio. La sua architettura si esprime attraverso un linguaggio peculiare: l'uso della luce naturale e di forme geometriche primarie, la monumentalità delle facciate, la riduzione all'essenziale di pareti e divisioni interne. La luce diventa il mezzo per modellare e definire i volumi i quali sono caratterizzati da una forma primaria combinata in diverse soluzioni; quadrato, triangolo, rettangolo, cilindro. Il muro è un altro fattore chiave dell'architettura bottiana in quanto, pur segnando la divisione tra esterno ed interno, non significa una chiusura, bensì una proiezione verso l'esterno dei valori simbolici dell'edificio. Questa filosofia del costruire si basa anche su una ricerca continua nella scelta dei materiali adatti.
Link esterni
http://www.botta.ch/