Nato a Cerreto Guidi (Firenze) e trasferitosi a Milano dai primi anni Settanta, Remo Salvadori si afferma come esponente di una generazione successiva all’Arte Povera e al Concettualismo. Tutto il suo lavoro verte sull’idea di superamento dei principi di opposizione, che gli deriva dalla frequentazione di quel pensiero come disciplina interiore espressa nell’arte, in modo da giungere a una percezione più profonda della realtà. Remo Salvadori ha esposto presso gallerie private come Lucio Amelio a Napoli (1978), Salvatore Ala a Milano e New York (1980 e 1982), Mario Pironi a Roma (1981, 1985 e ’86), Christian Stein, Milano (1988, 1999, 2005, 2017) Building, Milano (2017). Ha tenuto mostre antologiche presso istituzioni come l’Art Gallery of Ontario, Toronto, nel 1987; Le Magasin, Grenoble e il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1991, il Museo Pecci di Prato nel 1997; la Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel 2005, il Maxxi di Roma nel 2012. E’stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1982, 1986, 1993 e a Documenta a Kassel nel 1982 e 1992. Fra le mostre collettive a cui ha partecipato ricordiamo Chambres d’amis a Gent nel 1986, la mostra inaugurale del Museo Mori di Tokyo nel 2003 e Ytalia al Forte del Belvedere a Firenze nel 2017. Nel 2019, su segnalazione dell'Accademia Nazionale di San Luca, vince il Premio Presidente della Repubblica per la scultura.
Viene eletto Accademico Nazionale di San Luca nel 2024.