Ritratto di Giuseppe Valadier
Autore
Jean-Baptiste Wicar
(Lille 1762 – Roma 1834)
Data
1827-1828
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
cm 100 x 76
Provenienza
acquisto 1886
Inventario
185

Giuseppe Valadier, architetto, fu indubbiamente tra coloro i quali maggiormente legarono il proprio nome a quello dell’Accademia di San Luca, sin da quando nel 1775, a soli 13 anni, vinse il Concorso Clementino. Tuttavia, il ritratto eseguito da Jean-Baptiste Wicar, pur essendo uno tra i più celebri della prestigiosa collezione accademica, non venne realizzato per farne parte. È noto, infatti, che l’opera rappresentò un dono del pittore all’illustre architetto, dopo che questi si era occupato della ristrutturazione di sei case di sua proprietà in vicolo del Vantaggio, trasformate in moderna dimora-atelier. Pur essendo un ritratto privato, ha in sé tutti gli elementi che ne attestano l’intento evocativo. Il formato della tela stessa, cosiddetta “da imperatore”, è quello che un tempo veniva riservato alla più alta ritrattistica ufficiale. Così come è tutt’altro che casuale la volontà di farsi ritrarre seduto di fronte al tavolo, mentre lo sguardo, riflessivo, è indirizzato verso un punto al di fuori della scena. L’attenzione dell'osservatore ricade verso la parte bassa del dipinto, dove le capacità dell'architetto sono sintetizzate nel compasso tenuto saldamente nella mano destra. E sul foglio, che con apparente disattenzione è fatto scivolare sul tavolo, è raffigurato uno dei progetti più prestigiosi di Valadier. Piazza del Popolo diventa così l’icona di una carriera straordinaria che, attraverso il favore napoleonico (quasi ostentato dal cavalierato della Legion d’Onore), lo aveva visto impegnato a lungo nei grandi cantieri romani di Villa Torlonia sulla Nomentana, di piazza della Rotonda antistante il Pantheon, di Ponte Milvio e del Teatro Valle. Quando Andrea Valadier, nipote dell’architetto, nel 1866 suggerì all’Accademia l’acquisto del ritratto del nonno, la proposta non poté che essere accettata dall’allora presidente Francesco Podesti.

 

Fabrizio Carinci

 

 

 

 

 

La riproduzione digitale del dipinto è stata eseguita con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura e Lazio Creativo, Area Servizi Culturali e Promozione della lettura, L.R. n. 24/2019, Piano 2022
 

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