Anna Franceschini
MORTADIMODAMODERNA
quarta performance del ciclo ARCHETIPI curato da Bartolomeo Pietromarchi e organizzato nell'ambito della mostra RIFRAZIONI
giovedì 27 giugno 2024 alle 19:00
Accademia Nazionale di San Luca, Roma

 

primo ingresso alle ore 19.00

secondo ingresso alle ore 19.30

terzo ingresso alle ore 20.00

quarto ingresso alle ore 20.30

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti 
scrivendo una mail a prenotazioni@accademiasanluca.it; è possibile riservare max 2 posti

 

                 (Dal racconto di Charles Perrault, Barbe Bleue del 1697 e dall’operetta di Jacques Offenbach del 1866)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La performance è prodotta dall’Accademia Nazionale di San Luca e presentata in collaborazione con l’Istituto Svizzero di Roma e con Iuno/Roma. 
Anna Franceschini ringrazia Gioia dal Molin, Ilaria Gianni e Joris Kritis, Galleria Vistamare, Emanuela Campoli, Parigi.

Concept e regia: Anna Franceschini) | Corpo e voce: Lara Damaso | Parole: Anna Franceschini con Lara Damaso | Intervento tessile: Roberto Nizzari | Realizzazione struttura in metallo: Lorenzo Lunghi | Musica: Giacomo Mercuriali | Acconciatura: Jonatan Eric Estrada | Flyer: Joris Kritis.


Anna Franceschini è un’artista visiva, filmmaker e ricercatrice. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso istituzioni internazionali quali il Mudam in Lussemburgo; la Triennale di Milano, il Witte de With a Rotterdam; Kunstverein di Düsseldorf; Spike Island a Bristol; MAXXI e MACRO a Roma; Museion a Bolzano; CAC di Vilnius; Villa Medici a Roma; Centre Pompidou, Parigi; Les Abattoirs, Tolosa; Fiorucci Art Trust, Londra; Quadriennale a Roma. I suoi film sono stati selezionati dal Locarno Film Festival, il Rotterdam Film Festival, il Torino Film Festival, Il Milano Film Festival. Nel 2019 ha realizzato il cortometraggio BUSTROFEDICO, progetto speciale commissionato per il Padiglione Italia della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Vive e lavora a Milano ed è dottore di ricerca in Media e Visual Studies.

 

Il ciclo di performance Archetipi si concentra sul significato di questo particolare genere di arte partendo dal concetto di “archetipo”, che Bartolomeo Pietromarchi, curatore della rassegna, così spiega: “Gli archetipi compaiono nei miti, nelle religioni, ma anche nei sogni; formano categorie simboliche che strutturano culture e mentalità e orientano il soggetto verso la sua evoluzione interiore. Gli archetipi sono fondamentalmente caratterizzati dal fatto che uniscono un simbolo a un'emozione. Gli archetipi incarnano nella mente depositi permanenti di esperienze ripetute continuamente per generazioni, immagini primordiali condizionate dall'immaginario e dalla rappresentazione”.  La performance è infatti una sintesi di un momento del qui e ora capace di convogliare l’energia psichica in una data figura e rappresentazione e riattivare sensi e significati attuali rispetto a immagini ancestrali che dimorano nella nostra cultura e psiche più profonda. 

 

 

 

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