Guttuso
e il realismo in Italia
1944-1954
di Chiara Perin
mercoledì 13 aprile 2022 alle 17:30
Accademia Nazionale di San Luca, Roma

 

introduce Claudio Strinati
intervengono Flavio Fergonzi e Chiara Perin

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Alla caduta del fascismo anche gli artisti dovettero affrontare nuovi e dilaceranti dilemmi. Quale linguaggio per manifestare il proprio impegno civile? Come interpretare la lezione dei maestri italiani, di Picasso e delle avanguardie? Avventurarsi nel terreno dell’astrazione o ripiegare sulle forme rassicuranti del realismo?

Il volume indaga questi e analoghi interrogativi alla luce delle esperienze figurative maturate in Italia tra 1944 e 1954. L’ambiente romano trova particolare risalto: lì infatti si concentravano i dibattiti più vitali grazie alla presenza del capofila realista, Renato Guttuso. Limitando la ridondanza delle coeve pagine critiche a vantaggio dell’analisi di opere e contesto, acquistano evidenza gli aspetti meno noti del movimento: i modelli visivi, i generi ricorrenti, le controversie tra i tanti esponenti. In appendice, una fitta cronologia consente al lettore di seguire da vicino eventi e polemiche del decennio.

 

Chiara Perin, assegnista di ricerca in Storia dell'Arte Contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha studiato all’Università degli Studi di Udine, dove nel 2018 ha discusso una tesi di dottorato sul realismo nel secondo dopoguerra a cui nel 2018 è stato conferito il premio di pubblicazione della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte. Ha pubblicato saggi su Renato Guttuso, Giuseppe Zigaina e l’eredità di Corrente. Attualmente è assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. 

 

C. Perin, Guttuso e il realismo in Italia 1944-1954, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2021
immagine in copertina: R. Guttuso, I tagliaboschi, 1949, olio su tela. Collezione privata 
Photo © Christie’s Images/ Bridgeman Images

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