introduce
Marco Tirelli
Presidente Accademia Nazionale di San Luca
intervengono
Marina Bindella
Artista, docente alla Accademia di Belle Arti di Roma
Barbara Jatta
Direttrice dei Musei Vaticani
Giorgio Marini
Storico dell'arte, Ministero della Cultura, direttore della collana "Segni & Impronte"
saranno presenti le curatrici del volume
Il volume raccoglie sette lettere didattiche che Guido Strazza ha indirizzato, in larga parte nel 1997, in occasione del corso d’incisione tenuto nell’estate di quell’anno a Mercatello sul Metauro (Urbino), all’allieva statunitense Pamela Seymour Smith Sharp. Scritte per aiutare Pam a superare le difficoltà poste dalla comprensione dell’italiano, esse costituiscono in realtà un viatico per affrontare i passaggi fondamentali di una formazione non solo artistica ma esistenziale: per fare arte bisogna imparare a leggere i segni del mondo e scoprire il proprio “essere nel mondo”.
“Direi infine che semplicità significa parlare chiaro. Parlare chiaro vuol dire usare bene un linguaggio, dire (far segni) cose “belle” con quel linguaggio; vuol dire dar segno sensibile e convincente del mistero (del nostro esserne parte); vuol dire aver ridotto il caos a complessità e assumere e sentire quella difficile complessità come segno positivo della vita”.
Guido Strazza da Lettere a Pam
Guido Strazza (Santa Fiora, 1922) è riconosciuto come il maggiore incisore italiano del Novecento. È stato Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca nel biennio 2011-2012. Avvicinatosi alla pittura nel 1942, durante gli studi di ingegneria, vi si è dedicato in via esclusiva dal 1948. Dopo un lungo soggiorno in Sud America (1948-1954), ha vissuto a Venezia e a Milano e, dal 1964, a Roma. Sue opere sono in prestigiosi musei italiani ed esteri (Musei Vaticani, Quirinale, Uffizi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Istituto Centra- le per la Grafica, Museo della Grafica di Pisa, Accademia dei Lincei, British Museum di Londra, Museo Ludwig di Colonia, Stedelijk Museum di Amsterdam). Ha insegnato incisione presso la Calcografia Nazionale, le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e di Roma, la Wesleyan University (Connecticut, U.S.A.). Numerosi i suoi scritti di carattere didattico, tra cui Il gesto e il segno, tecnica dell’incisione (1979). Nel 2020 è stato pubblicato Guido Strazza. Catalogo generale dell’opera incisa (Allemandi).
Elisabetta Giffi è stata storica dell’arte del Ministero della cultura. Ha pubblicato numerosi saggi sulla pittura romana tra Cinque e Seicento, studi relativi alla storia dell’attività editoriale della Calcografia Camerale e alla sua collezione di matrici incise, e le monografie Colin Morison (1734-1809). Antiquaria, storiografia e collezionismo tra Roma e Aberdeen (2016) e Federico Zuccari e la professione del pittore (2023).
Pamela Seymour Smith Sharp (1956, Houston, Texas) è un’artista visiva, storica orale e archivista per Willoughby Sharp (1936-2008), co-fondatore, con Liza Béar, della rivista Avalanche (1970-1976).
I suoi dipinti, disegni e fotografie sono stati esposti a New York City, Berlino, Rhode Island e in Italia.
Vive a Bristol, Rhode Island.
G. Strazza, Lettere a Pam, a cura di E. Giffi e P. S. Smith Sharp, introduzione di B. Jatta, Artemide, Roma 2022
In copertina: La casa del CEAM a Mercatello sul Metauro, 1966. Fotografia di Loes Brinkman
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili