introduce
Carolina Brook
intervengono
Adriano Aymonino
Ilaria Miarelli Mariani
sarà presente l'autore
Il volume traccia la storia della colonia di artisti britannici e irlandesi esistita a Roma tra Sette e Ottocento, concentrandosi sugli anni immediatamente precedenti e successivi alle occupazioni militari francesi dei territori pontifici. Delle due comunità anglo-romane, l’ultima del Settecento e la prima dell’Ottocento, sono individuati e analizzati i principali momenti di associazione collettiva, dall’adozione di rappresentanti in patria per gli interessi finanziari del gruppo (1787), fino alla fondazione della prima British Academy of Arts romana (1823). Con particolare attenzione alle dinamiche di integrazione nel tessuto sociale, le vicende sono ricostruite a partire dalla lettura in parallelo di fonti primarie quali diari, corrispondenze e periodici dell’epoca. Ne fuoriesce un’immagine della realtà anglo-romana basata sulla distinzione di fondo tra artisti in viaggio ed espatriati, incidente sulla produzione pittorica e scultorea degli autori coinvolti, quanto sui rapporti con la committenza e l’universo culturale di provenienza. In calce al volume, attraverso una sezione di 120 schede bio-bibliografiche, è fornito un regesto delle presenze di artisti britannici e irlandesi a Roma tra il 1800 e il 1825.
Tiziano Casola è storico dell’arte e Dottore di Ricerca. Le sue ricerche vertono essenzialmente sui processi di integrazione sociale degli artisti stranieri a Roma tra Sette e Ottocento e sulla costruzione di identità artistiche di gruppo. Autore di vari articoli e saggi scientifici dedicati al contesto anglo-romano, per anni ha lavorato alla schedatura di corrispondenze di artisti; ha preso parte a convegni e gruppi di ricerca focalizzati sugli scambi artistici e culturali in Europa in età moderna.
T. Casola, “We Romans”. Le comunità di artisti anglo-romani tra XVIII e XIX secolo, Ginevra Bentivoglio EditoriA, Roma 2023
In copertina: Charles Lock Eastlake, Il campione, 1824, olio su tela, Birmingham Museum, inv. 1956P15.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili