apertura al pubblico
prorogata fino al 25 novembre 2023
dal martedì al sabato, dalle ore 10.00 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
SCARICA IL PIEGHEVOLE DELLA MOSTRA
La mostra, curata e organizzata da Francesco Cellini e Laura Bertolaccini, costituisce l’occasione per cominciare a riflettere sull’eredità di una figura tanto importante per la cultura architettonica internazionale, partendo dall’inizio di ciò che avrebbe caratterizzato e tracciato costantemente tutta la sua vita: uno scritto appassionato e intenso, composto all’età di soli sedici anni ― Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini, di cui nel catalogo sono proposti il testo principale e le riproduzioni di alcune pagine, e da cui trae ispirazione il titolo della mostra ― e una piccola selezione dell’immenso archivio di fotografie di studio scattate da Portoghesi per la sua prima e memorabile indagine critica su Francesco Borromini, sull’architettura e sulla città barocca.
Le 72 fotografie esposte, in bianco e nero, tratte da negativi in formato 6x6, scattate da Paolo Portoghesi già per la prima edizione del volume Roma barocca (1966), appartengono infatti a quel percorso storico-critico che Portoghesi avvia a partire dalla prima metà degli anni Sessanta. Si tratta prevalentemente di scatti di opere di Francesco Borromini ― Sant’Ivo alla Sapienza, San Carlo alle Quattro Fontane, San Giovanni in Laterano, la Casa dei Filippini, Sant’Agnese in Agone, Palazzo Falconieri, il Collegio di Propaganda Fide, la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte ― eseguiti con una Rolleiflex o con una Hasselblad, macchine che potevano essere tenute in mano (cosa che gli consentiva di arrampicarsi in ogni dove), abbandonando dunque la staticità della ripresa con cavalletto e iniziando ad una conoscenza, anche fotografica, dell’architettura attraverso percorsi, e dunque scatti, sino ad allora inediti. Con le parole e con le fotografie Portoghesi ha descritto le architetture e la città mutando il punto di vista per imprimere ulteriore forza alla ricchezza spaziale barocca, prediligendo le ombre e i contrasti chiaroscurali. Scatti mai casuali, a volte ripetuti nel tempo, non tanto, o certo non solo, per la ricerca di una maggiore gradevolezza dell’immagine, quanto per provare a sentire e a comprendere ogni volta parole nuove.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato per le edizioni dell’Accademia Nazionale di San Luca nel quale, oltre alle riproduzioni delle fotografie esposte, è per la prima volta proposto integralmente il testo principale del volume Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini, un libro unico, “autoprodotto” intorno al 1947, nel quale Portoghesi rivela la sua «mostruosa passione per le parole, per la combinazione delle parole, per ogni cifra che dai sensi arrivi ad esaltare l’oscura presenza del nostro ‘invisibile’», passione che lo accompagnerà per tutta la vita. Accanto alle parole, pone alcune fotografie «rubate (sic!) ― è ancora Portoghesi ad avvisare il lettore ― per ogni dove e senza alcuno scrupolo», con didascalie che svelano il sentire più profondo del giovane autore.
Il catalogo, oltre alla presentazione di Francesco Cellini, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca e curatore della mostra, contiene i saggi di Joseph Connors, docente universitario e Accademico di San Luca dal 1993, autore di studi su Borromini e il barocco, tra cui Borromini e l'Oratorio romano. Stile e società (Einaudi 1989) nonché curatore della riedizione dell’Opus architectonicum di Borromini (Il Polifilo 1998); Giuseppe Bonaccorso, docente universitario, studioso dei protagonisti ticinesi dell’architettura barocca, in particolare di Francesco Borromini a cui ha dedicato numerosi studi e ricerche, e che, con Paolo Portoghesi ed altri, è stato coinvolto nella realizzazione del film “Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” (2023); Maurizio di Puolo, architetto e fotografo, che con Paolo Portoghesi partecipò ad alcune campagne fotografiche già per la prima edizione del suo Roma barocca (1966).
Mostra curata e organizzata da Francesco Cellini e Laura Bertolaccini, con la collaborazione di Maria Ercadi
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
La mostra “di Paolo Portoghesi. Sguardo, parole, fotografie” è il primo di una serie di appuntamenti che l’Accademia Nazionale di San Luca intende dedicare al grande architetto, storico e critico dell’architettura, accademico dal 1966 e presidente dell’Accademia nel biennio 2013-2014.
Tutte le fotografie e le riproduzioni del volume Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini esposte o pubblicate nel catalogo sono state gentilmente concesse da Giovanna Massobrio Portoghesi.
inaugurazione
4 ottobre 2023, ore 19.00 → VEDI IL VIDEO DELLA INAUGURAZIONE
apertura al pubblico
5 ottobre - 25 novembre 2023
orari
dal martedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 17.30
ultimo ingresso ore 17.00
chiuso domenica e lunedì
chiuso il 1 novembre 2023
ingresso libero
Il catalogo della mostra può essere acquistato direttamente presso il bookshop-portineria dell'Accademia Nazionale di San Luca o può essere richiesto inviando una mail a: amici@accademiasanluca.it