(Piacenza 1691 – Roma 1765)
Il piacentino Giovanni Paolo Panini fu una figura chiave nel panorama artistico romano della prima metà del Settecento. Per molti anni fu docente di Prospettiva all’Accademia di San Luca — di cui fu membro fin dal 1719 — e di Ottica all’Accademia di Francia a Roma. La sua fama è legata anzitutto al genere del “capriccio”, vedute che combinano abilmente monumenti esistenti con invenzioni ispirate all’Antico. Esattamente ciò che avviene in questa tela, dove elementi reali (il Colosseo, la Basilica di Massenzio, il sarcofago di Santa Costanza) sono inseriti in una scenografia di fantasia, con rovine e templi classici. Questo genere di opere ebbe vasta fortuna a livello europeo e fu particolarmente ricercato dai viaggiatori del Grand Tour. La tela accresce il numero di composizioni di Panini conservate presso l’Accademia Nazionale di San Luca, che vanta già dipinti di assoluto rilievo, a partire dalla coppia di ovali con L’archeologo e Predica di un apostolo.