Archivio Storico

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L'Archivio storico si divide in due sezioni: l’Archivio accademico e i Fondi personali

L’Archivio accademico consente di ripercorrere la storia dell’istituzione dal XV secolo fino al 1980. Tra i nuclei di maggiore interesse la serie degli Statuti, dal 1478 (Statuto della Universitas Picture [ac] Miniature) fino al Novecento; i documenti pontifici, come la bolla di Gregorio XIII e il motuproprio di Sisto V; la serie dei registri delle Congregazioni (secoli XVII-XIX). Le carte afferenti alla gestione amministrativa e contabile risultano articolate in diversi nuclei come la serie dei Giustificativi, dei Registri delle entrate e delle uscite, dei Libri Mastri (secoli XVI-XIX). Inoltre si segnala la pregevole raccolta delle Lettere autografe di accettazione, i diversi testamenti di illustri personaggi come Federico Zuccari (1603), Pietro da Cortona (1669), Giuseppe Valadier (1839) e le numerose richieste di aggregazione pervenute da prestigiose accademie sia italiane che straniere: Accademia di Francia, di Londra, di Pietroburgo, di Venezia, Bologna e altre ancora. 

I Fondi personali includono le carte di accademici lasciate in dono all’istituzione. 

 

Storia dell'Archivio
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L’Archivio dell’Accademia ha una storia complessa che riflette non solo le modalità in cui si è venuta a stratificare la documentazione, ma anche gli interventi di riorganizzazione via via effettuati che ne hanno profondamente modificato l’assetto originario.

La storia nelle carte d'archivio
Documenti digitalizzati
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Fondi accademici 
Nel 2012, per salvaguardare il patrimonio documentario e agevolarne l’accesso, è stata intrapresa una campagna di digitalizzazione del materiale archivistico dei secoli XVI-XVIII, consultabile presso le postazioni predisposte nella sala lettura dell’Archivio storico. In particolare si tratta dei:
Libri delle entrate e delle uscite (1593-1674)
Registri delle Congregazioni (1634-1812)
Registro delle Congregazioni economiche (1806-1819)
Congregazioni generali ed economiche (1812-1819)

 

Documenti accademici presso l’Archivio di Stato di Roma 
Grazie alla collaborazione tra la National Gallery of Art, il Center for Advanced Study in the Visual Arts (CASVA), l'Archivio di Stato di Roma e l'Accademia Nazionale di San Luca, è possibile consultare online documenti redatti tra il 1589 e il 1635, afferenti all’Accademia di San Luca e conservati all’interno del fondo Trenta Notai capitolini, presso l'Archivio di Stato di Roma. Tra le tipologie documentarie consultabili si possono annoverare: contratti di affitto, transazioni di natura economica, inventari delle collezioni di opere d’arte, lasciti e testamenti, stime e pareri. 

 

Archivi depositati
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Archivio Università dei Marmorari
Presso l’Archivio storico dell’Accademia Nazionale di San Luca è depositato il Fondo storico dell’Università dei Marmorari. Il fondo, che include 740 unità archivistiche, si compone di due sezioni: la prima comprende le carte dell'Università degli scalpellini dalla fondazione nel 1406 sino alla soppressione nel 1801, a cui si aggiungono le carte della Compagnia dei SS. Quattro Coronati dal 1597 al 1890, anno della sua abolizione in seguito alla legge crispina sulle opere pie. La seconda sezione è costituita dall'archivio dell'Associazione fra Capi d'arte marmorai, fondata dagli stessi membri dell'Università per tutelare gli interessi dei padroni di bottega e attiva per pochi anni dal 1902 al 1906. Di tale materiale è stato realizzato nel 1991, grazie a un finanziamento della Soprintendenza archivistica per il Lazio, un inventario. La documentazione è consultabile previa autorizzazione del presidente dell’Università, scrivendo a: info@universitadeimarmorari.it. Consulta l'inventario 

 

Inventari
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Archivio accademico 
In seguito agli interventi che si sono succeduti a partire dall’inizio degli anni Duemila, l’archivio dispone attualmente di una serie di inventari che descrivono la documentazione dal XV secolo al 1980 e che si riferiscono da un lato all’Archivio accademico, cioè alle carte prodotte dall’Accademia nel corso della sua storia, e dall’altro ai Fondi personali.

Per l’Archivio accademico, esistono i seguenti cinque inventari: 

  1. Inventario Grossi/Trani, realizzato da Monica Grossi e Silvia Trani, strutturato in 14 serie archivistiche;
  2. Inventario topografico a cura di Giancarlo Coccioli che descrive la documentazione sulla base della sua collocazione fisica;
  3. Inventari Ortu, comprendenti 3 inventari a cura di Beatrice Ortu:
    a. inventario della corrispondenza classificata dal 1961 al 1978;
    b. inventario del materiale miscellaneo dal 1845 al 1980;
    c. inventario, redatto con la collaborazione di Alessandro Stoppoloni relativo a ulteriore materiale miscellaneo (secc. XV-XX).

 

Inventario Grossi/Trani
L’inventario, che descrive la documentazione dal XV secolo al 1961, conferisce per la prima volta alle carte un’organizzazione logica, raggruppandole in fondi documentari e serie archivistiche omogenee. Si tratta però di una sistemazione virtuale, dato che essa non rispecchia la collocazione fisica dei faldoni, che si susseguono sulle scaffalature in un ordine diverso. L’inventario Grossi-Trani separa inoltre l’archivio dell’Accademia, articolato in 14 serie, dalle carte pervenute, specie per donazione, da altri soggetti (Archivi personali). A queste due partizioni principali si aggiungono altri piccoli nuclei documentari, costituiti da carte di istituzioni ed enti nati all’interno dell’Accademia o in rapporti con essa, nonché la documentazione relativa alla Collezione Scipione Bonfilj (1906), contenente incisioni di punzoni e medaglie.  Consulta l'inventario 

Inventario topografico
L’inventario topografico, a cura di Giancarlo Coccioli, è il frutto di una ricognizione generale della documentazione, che viene descritta prendendo come riferimento i diversi locali di Palazzo Carpegna dove era dispersa. Contestualmente al lavoro di ricognizione si è anche effettuata una verifica generale del materiale, al fine di accertarne l’effettiva consistenza. 

Inventari Ortu
Si tratta di tre inventari, di cui il primo (Corrispondenza provvista di indice di classificazione) descrive la corrispondenza classificata prodotta tra il 1961 e il 1978, che continua quella già inventariata da Grossi-Trani per gli anni 1911-1960. Si tratta di corrispondenza amministrativa, classificata in base al titolario utilizzato fin dai primi del Novecento e rimasto in uso, seppur con qualche variante, fino agli anni Ottanta. Consulta l'inventario 

La presenza di altra documentazione assai eterogenea, emersa in seguito alla ricognizione generale, ha indotto a proseguire nel lavoro di riordinamento e inventariazione: si sono così redatti, sempre ad opera di Beatrice Ortu, altri due strumenti di ricerca. Tali inventari, che rispecchiano i diversi momenti in cui si è effettuata la ricognizione nei locali del Palazzo, organizzano la documentazione secondo un criterio conforme all’ordine logico già fissato dall’inventario Grossi-Trani, creando nuove serie solo quando le carte non sono riconducibili in alcun modo alla struttura stabilita in precedenza. Dato che si tratta di strumenti di lavoro destinati a essere integrati nell’unico futuro inventario, non si ritiene opportuno renderli consultabili. 

 

Archivi personali
Gli Archivi personali comprendono le carte dei seguenti artisti, giunte in Accademia per donazione da parte degli eredi: 
Oreste Raggi, Paolo Bartolini, Angelo Zanelli, Quirino Leoni, Francesco Gai, Francesco Azzurri; Cesare Fallani, Giorgio Lana, Salvatore Originali, Luigi Salini.

Al momento risultano riordinati e inventariati i seguenti fondi personali:

  1. Oreste Raggi (1812-1882), elenco analitico a cura di Giovanna Greco, vincitrice di una borsa di studio bandita dall’Accademia Nazionale di San Luca; costituito da 19 fascicoli è suddiviso in Autografi, Materiale di studio, Amministrazione e Miscellanea contenenti documentazione dal 1826 e al 1880. All’interno di tale fondo è conservata, tra l’altro, una lettera autografa di Giacomo Leopardi.
  2. Paolo Bartolini (1868-1932), elenco analitico a cura di Beatrice Ortu; costituito da quattro buste, contiene documentazione relativa alla sua attività di scultore, pittore, incisore e ceramista, nonché di direttore dell’Accademia di pittura e scultura “Raffaello Sanzio” e di socio di merito dell’Accademia Nazionale di San Luca.
  3. Angelo Zanelli (1879-1942), a cura di Livia D’Avenia; costituito da due scatole, comprende cartoline, disegni, fotografie sciolte, opuscoli e ritagli stampa, corrispondenza familiare e carte relative al monumento nazionale a Vittorio Emanuele II.
  4. Quirino Leoni (1828-1897), a cura di Valentina Sambataro; costituito da una busta, documenta la sua attività di segretario dell’Accademia dal 1879 al 1897, includendo corrispondenza, circolari, verbali delle adunanze, resoconti delle riunioni della Commissione speciale per la riforma degli statuti (1888-1889), opuscoli, ritagli stampa.
  5. Francesco Azzurri (1837-1895), a cura di Valentina Sambataro; costituito da una busta, documenta la sua attività sia come presidente dell’Accademia (1880-1882; 1893-1895) che come architetto professionista, autore di stime e pareri nonché di opere architettoniche.
  6. Francesco Gai (1835-1917), a cura di Francesca Lella; costituito da due buste, documenta in particolare l’attività da lui svolta come presidente dell’Accademia nel 1913, includendo corrispondenza, verbali delle adunanze accademiche e delle commissioni speciali, opuscoli e progetti per l’istituzione di una scuola di incisione di medaglie.

 

Altri strumenti di ricerca 
Sono altresì in corso di redazione alcuni strumenti per la descrizione analitica di particolari tipologie documentarie, come quelle relative ai concorsi accademici. Sono infatti al momento in elaborazione, a cura di Elisa Camboni, gli inventari dei concorsi accademici di pittura e scultura: Anonimo, Canova, Clementino-Pellegrini, Balestra, Albacini e Werstappen, relativi in particolare all’Ottocento e al Novecento.

 

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Dal lunedì al venerdì
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Solo su prenotazione tramite e-mail
archivio@accademiasanluca.it

 

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Accademia Nazionale di San Luca
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